Dall’introduzione:
Crisi pandemica, crisi delle catene di fornitura, crisi militari, crisi energetica, crisi migratoria, inflazione. Le crisi dal capitalismo si
susseguono una dopo l’altra, rigenerandosi senza sosta. C’è da riflettere su di questa organizzazione economico-sociale che, nonostante lo sviluppo gigantesco delle forze produttive e della scienza, chiaramente mostra di non essere in grado di regolare i rapporti sociali. Le crisi si presentano sempre con caratteri profondamente differenti, e ciò induce a considerarle fenomeni una tantum, accidentali, e per tanto trattabili solo come casi a se. Ma indagando nei loro contenuti si rileva un elemento empirico che ne accomuna gli effetti: qualunque siano le cause che le generino, e comunque sia il loro evolversi, il loro effetto sociale ultimo si misurerà nella crescita dei patrimoni di un infimo numero di ricchi che diventeranno vergognosamente più ricchi, e nella crescita della miseria di milioni di poveri che diventeranno orribilmente più poveri. La crisi pandemica non ha fatto eccezione, come risulta da un report di Oxfam Italia rilasciato a gennaio 2022.