La quota e la distribuzione globale del reddito da lavoro – Giugno 2019

 

Pubblichiamo, tradotto in italiano, una sintesi della ricerca “The Global Labour Income Share and Distribution” pubblicato in lingua Inglese dall’ILO nel Giugno 2019.

Presentazione a cura del coordinamento:
“Rapporto ILO: l’abisso mondiale tra ricchi e poveri”, titolava l’articolo di un quotidiano del 6 luglio (che abbiamo trasmesso tramite la news letter del coordinamento), e continuava: “in un anno i più ricchi guadagnano quanto i più poveri in tre secoli”.

Il rapporto contiene alcuni spunti che meritano di essere conosciuti, anche perché la ricerca analizza una grande raccolta mondiale di dati armonizzati per l’indagine della forza lavoro in 189 paesi. Constatare che il 10% dei lavoratori più poveri dovrebbe lavorare per tre secoli per guadagnare lo stesso reddito del decile che guadagna di più, sintetizza bene la portata delle diseguaglianze nei redditi a livello globale.

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L’immagine scelta per rappresentare l’evoluzione del reddito da lavoro è un “bastone da Hockey” ovvero che i redditi della classe media e medio bassa si assottigliano mentre si allargano i guadagni di chi ha già redditi altissimi. “Nel 2017 il 10% di chi ha guadagnato di più ha ricevuto il 48.9% del salario totale, il decile successivo il 20.1% mentre il restante 80% solo il 31%!!”. Dati reali che sfatano vari miti riformisti su di una ipotetica ridistribuzione della ricchezza.

Concordiamo con le conclusioni dell’articolo citato: “la piramide è rovesciata: il progressivo calo del reddito da lavoro comporta un aumento per chi già guadagna di più. È una vecchia legge del capitalismo, sempre più attuale: avrà di più chi ha già di più”.

Quindi il nostro invito è di leggere e utilizzare anche questo report per orientare e far riflettere i nostri colleghi. Un occasione per uscire dalle notizie addomesticate e dalle liti di basso livello che in questo periodo attanagliano la politica italiana.

La suddivisione in 6 capitoli è a cura del coordinamento, può essere di aiuto a seguire i punti fondamentali.

Dal report emerge che anche i tecnici e gli ingegneri, considerati in passato negli strati superiori della gerarchia produttiva, sono ormai al di sotto del primo decile nell’analisi sugli stipendi, riservato agli strati dirigenziali.

Sommario:

  1. Distribuzione dei salari globali asimmetrica
  2. Aumento delle diseguaglianze nei salari all’interno dei paesi
  3. Le nazioni più povere al loro interno hanno forti disparità salariali
  4. Evoluzione salari fra il 2004 e 2017 nei paesi con redditi elevati
  5. La quota di reddito dei lavoratori passa dal 53.7% al 51.4%
  6. Distribuzione dei salari globali asimmetrica