Il futuro del lavoro in Europa – Ottobre 2020

Si può concludere che entrambi i trend analizzati da McKinsey avranno l’effetto di aumentare le disuguaglianze non solo tra le differenti macro zone europee ma anche tra lavoratori con livelli di formazione diversi e tra giovani ed anziani.
Queste condizioni faciliteranno la divisione dei salariati, mentre è bene tenere a mente che tutti saranno coinvolti in queste trasformazioni. Dal report emerge chiaramente la figura del lavoratore europeo, di come i legami fra i lavoratori e i loro destini superino i confini nazionali.
Dobbiamo ricordare come i miglioramenti delle condizioni generali dei lavoratori, come gli argini di difesa, sono sempre derivate da una lotta unita e solidale per la difesa dei propri diritti, in una scala sempre più ampia: oggi i lavoratori europei sono chiamati a porsi coscientemente obiettivi e rivendicazioni a livello europeo, in quanto risulta evidente la comunanza dei problemi nei diversi Paesi.
Si prospetta un futuro dove nella sostanza gli interessi fra le aziende e i lavoratori sono sempre più inconciliabili, anche se saranno sempre più camuffate da campagne ideologiche portatrici di un falso interesse comune.
Crediamo quindi sia fondamentale anche per noi ingegneri e tecnici partecipare come attori attivi a queste future battaglie, perché siamo convinti che la possibilità di non subire passivamente i futuri mutamenti, dandoli come neutrali e inevitabili, passi anche dalla conoscenza dei processi e delle forze che li muovono. Il report che presentiamo va in questa direzione.

 

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