Dall’introduzione:
Per un certo pressapochismo mediatico, l’ecologista è diventato una specie di paladino che difende in qualche modo “l’ambiente”. In un pentolone dove ribolle di tutto, ogni gruppo di interessi trova il modo di proporsi come contributo alla salute del pianeta. Le ideologie che ne sgorgano immediatamente si polarizzano, e sebbene sul fondamento di alcune si possono nutrire legittimi dubbi, finiscono per essere diffuse e accettate acriticamente. Tale effetto si presta anche a creare schieramenti ideologici nella contesa mondiale; e così in una presunta contrapposizione tra democrazie e autocrazie, riedizione moderna dei miti ancestrali degli antagonismi tra il bene e il male, le democrazie si autoproclamano numi tutelari del pianeta condannando le autocrazie al ruolo di demoni inquinatori.