La crisi del 2007-2008 è stata uno spar- tiacque che ha chiuso un ciclo trentenna- le all’insegna del liberismo. Una crisi che ha segnato un deciso ritorno del ruolo degli Stati nell’economia. Interventi all’i- nizio funzionali al salvataggio di banche e industrie, si sono poi trasformati in un potenziamento della capacità di competi- zione. Ne è seguita una ristrutturazione, con una “riscoperta” del ruolo dell’indu- stria a partire dai tre grandi del mondo: USA, Cina ed Europa. In figura riportia- mo uno schema sintetico e sommario dei principali piani annunciati in successione negli ultimi 15 anni. Già dagli interventi dell’amministrazio- ne Obama, così come per Industry 4.0 e il Made in China 2025, si può scorgere la risposta alla crisi e il tentativo di rilancio economico. La transizione elettrica e di- gitale, dispiegata dalla COP 21 di Parigi (pag. 2 e 3), gli shock globali della pan- demia e della guerra in Ucraina hanno quindi accentuato l’intervento statale con tentativi di indirizzo e coordinamento delle politiche, oltre che con giganteschi finanziamenti. La sicurezza dei confini, il controllo delle rotte fino ad un rinnovato interesse per l’Artico (pag.4), così come la garanzia delle catene di approvvigio- namento e dei collegamenti infrastruttu- rali (pag.7), hanno aggiunto, tra i bene- ficiari di massicci investimenti, un nuovo settore, quello della difesa. Un ulteriore sviluppo è oggi rappre- sentato dalla linea adottata dalla nuova amministrazione americana. Da un lato la presidenza Trump punta su misure ti- picamente liberiste, a partire da una forte deregolamentazione interna e dal taglio di spese considerate superflue (il DOGE di Musk). Dall’altra, gli USA introducono dazi, che sono invece un peculiare segno protezionistico. Sull’altra sponda dell’Atlantico, invece, la Bussola per la Competitività Europea definisce la tabella di marcia ispirando- si al rapporto Draghi e annuncia anche uno sforzo di semplificazione. Il Clean In- dustrial Deal, inoltre, fissa le coordinate per il prossimo quinquennio della nuova Commissione Europea.
SOMMARIO
Titolo | pag. |
NUOVE TECNOLOGIE, CAPITALI, DAZI LA COMPETIZIONE MONDIALE SI FA PIÙ ASPRA | 1 |
A 10 anni dalla COP di Parigi ENERGIA: IL BILANCIO DI UN DECENNIO | 2-3 |
Ghiaccio bollente MINING E LOGISTICA PER L’ARTICO? | 4 |
Concentrazioni di ingegneri e tecnici I PARCHI DI RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA NEL MONDO | 5 |
GIOVANI, SALARI E DEMOGRAFIA | 6 |
DRONI MARINI A DIFESA DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE | 7-8 |