Quattro megatrend globali segnano la transizione in corso: deglobalizzazione, demografia, digitalizzazione e decarbonizzazione. DEGLOBALIZZAZIONE. Termine coniato per sintetizzare la tendenza a maggiori chiusure sui mercati internazionali. Durante la pandemia i lockdown hanno dimostrato la fragilità delle catene globali di approvvigionamento; in seguito, tensioni regionali e guerre hanno accentuato la frammentazione dei mercati. Attacchi diretti anche ad infrastrutture, quali cavi, gasdotti, elettrodotti che corrono via terra e sui fondali marini (vedi articolo a pagina 7), hanno generato nuovi timori. Infine, ma non certo meno significativa, cresce la tendenza all’introduzione di dazi alle frontiere e di provvedimenti restrittivi. DEMOGRAFIA. Il tasso di fertilità della UE è caduto a 1,4 figli per donna. L’inverno demografico minaccia la sostenibilità di welfare e sistemi pensionistici, oltre a creare carenze di capitale umano per il mercato del lavoro. In Germania uno studio dell’Istituto Economico IW, basato su 700 imprese, mostra che il 44% degli interpellati dichiara di non avere a disposizione i lavoratori qualificati che servirebbero, in particolare nelle materie STEM. DIGITALIZZAZIONE. Lo stesso rapporto segnala che un’azienda su tre prevede un bisogno crescente di esperti IT. Le nuove tecnologie, come l’Intelligenza Artificiale, oltre che di cervelli hanno necessità di capitali; da entrambi i punti di vista l’Europa è in ritardo rispetto a Stati Uniti e Cina. Secondo alcuni l’IA se da una parte comporterà soppressione di posti di lavoro, dall’altra potrebbe compensare la carenza di personale. Nel mondo dei semiconduttori coesistono progetti, ma anche annunci di esuberi (pag. 6). Non solo: il consumo energetico crescente dei data center richiede un’aggiunta di energia elettrica. A quali fonti si farà ricorso? Handesblatt, quotidiano economico tedesco, collega i fenomeni: la digitalizzazione ha bisogno di decarbonizzazione per affrontare calo demografico e deglobalizzazione. Megatrend che si intrecciano, appunto. DECARBONIZZAZIONE. Le aziende di tanti settori (chimica, siderurgia, automotive, componentistica, elettrodomestici, ecc.) soffrono l’aumento del prezzo dell’energia e delle materie prime (pag.5) che incidono sui costi per
la transizione green. Le stringenti regolamentazioni (messe in discussione di
continuo) condizionano gli investimenti.
SOMMARIO
Titolo | pag. |
AUTO ELETTRICA E ACCIAIO “PULITO” L’IMPATTO SUL MONDO DEL LAVORO RICHIEDE UN SINDACATO EUROPEO | 1 |
Competenze e internazionalizzazione nell’EPC contracting | 2-3-4 |
Bollettino FIOM Genova L’Europa dal Green Deal al War Deal | 4 |
Rally dei prezzi per le materie prime critiche | 5 |
L’industria dei CHIP Investimenti e ristrutturazioni | 6 |
La fragile spina dorsale di Internet | 7-8 |