AUTO ELETTRICA E ACCIAIO “PULITO” L’IMPATTO SUL MONDO DEL LAVORO RICHIEDE UN SINDACATO EUROPEO – Settembre 2024

Dopo la sbornia green della COP26 sempre più aziende si richiamano al “realismo” e al “pragmatismo”. La transizione elettrica e digitale, combinata con le fragilità delle catene di fornitura e l’impennata dei prezzi energetici, sta facendo emergere rischi, colli di bottiglia e costi della riconversione. L’attenzione si sposta dal clima agli aspetti della sostenibilità economica, sociale, geopolitica… e al massiccio riarmo globale. Per tutte le potenze dazi e politiche industriali assumono importanza crescente.

Negli Stati Uniti, sotto la presidenza Trump, sono state imposte nuove barriere doganali, poi confermate dall’amministrazione Biden. Quest’ultima, peraltro, ha aggiunto sussidi in settori chiave (Inflation Reduction Act).

In Europa sono stati adottati, lo scorso luglio, dazi all’import di prodotti cinesi. A settembre, poi, Draghi ha presentato il suo rapporto per la competitività. Oltre a richiedere un aumento del coordinamento e della concentrazione (con particolare attenzione al settore della difesa), il documento indica la necessità di investimenti annuali addizionali pari a 800 miliardi di euro. Anche il Canada prepara dazi contro la Cina: auto elettriche, acciaio, alluminio e cantieristica.

Di fronte alle politiche protezioniste delle vecchie metropoli, Pechino ha reagito con limitazioni alle auto di media e alta gamma (penalizzando soprattutto la Germania) e con restrizioni all’export di materie prime chiave come germanio e gallio. Inoltre ha annunciato un’indagine antidumping sull’import della colza (cereale usato nella produzione di olio vegetale) per rispondere al Canada, il più grande esportatore al mondo. In questo quadro, la decarbonizzazione e la corsa verso la digitalizzazione (vedi pag.7) stanno generando scossoni nel settore energetico. Non solo per il difficile dosaggio di investimenti tra i vari settori fossili e le rinnovabili (degno di nota, anche per le implicazioni militari, il rilancio del nucleare), ma pure per problemi connessi alle reti di trasmissione (pag.2).

 

SOMMARIO

Titolopag.
AUTO ELETTRICA E ACCIAIO “PULITO” L’IMPATTO SUL MONDO DEL LAVORO RICHIEDE UN SINDACATO EUROPEO1
Reti elettriche e ristrutturazione energetica2-3
I salari non recuperano l’inflazione4
Demografia e migrazioni5
Incertezza globale nelle fabbriche di chip6-7
Fame di energia per AI e cloud7-8

 

 

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