I riflessi della ristrutturazione europea e le trasformazioni produttive
Data: Venerdì18 Dicembre 2015
Ore: 21:00
Dove: Sala conferenze Biblioteca Centrale, Via Dante, 6, Sesto San Giovanni
Data: Venerdì18 Dicembre 2015
Ore: 21:00
Dove: Sala conferenze Biblioteca Centrale, Via Dante, 6, Sesto San Giovanni
Data: Venerdì 13 Novembre 2015
Ore: 21:00
Dove: Auditorium Parco Trotter, Via Mosso, Milano
Il documento che alleghiamo raccoglie la selezione della corrispondenza dell’ufficio internazionale della FIOM di Genova, a cui si sono aggiunte via via una serie di cronache dalle fabbriche e dalle categorie degli ultimi 2 mesi.
Nel report che proponiamo in allegato l’ILO misura gli impatti sul mondo del lavoro causati dalla crisi pandemica che coinvolge ormai ogni parte del globo. Pubblicato il 7 Aprile il report risulta non aggiornato sulle cifre, ma rimane valido il quadro di sconvolgimento del mercato del lavoro che ne viene delineato. Anche la previsione di una crescita accelerata della crisi, non è stata sfortunatamente smentita.
Il documento che alleghiamo può essere un utile strumento per tutti i colleghi del coordinamento ma in particolar modo per i colleghi delegati sindacali e per i rappresentanti della sicurezza per il lavoratori RLS.
Pubblichiamo il primo capitolo del rapporto molto ampio dell’ILO dal nome Accordi collettivi: Estensione della protezione del lavoro. Il primo capitolo che qui proponiamo titola Applicazione ed estensione dei contratti collettivi: Rafforzare l’inclusione della protezione del lavoro.
Il documento dell’OCSE che presentiamo è stato emesso il 2 di Marzo, quando il virus comincia ad avere i suoi effetti in Italia, ma non ancora nell’intera Europa e negli Stati Uniti, e parlavano ancora del virus “cinese”, possiamo dire con supponenza e sottovalutazione sia da parte dei governi europei che di quello americano.
Siamo giunti all’emissione del capitolo 3 del report dell’ILO, dal mese di Febbraio con l’emissione del capitolo 1 ad oggi il mondo è cambiato e non sappiamo ancora quanto cambierà. Il report, riferito al 2019 ci dà un punto di partenza, fa una fotografia delle condizioni sociali, nelle conclusioni si afferma che “questo confronto suggerisce che il recente peggioramento segue decenni in cui il reddito da lavoro ha perso terreno, in termini relativi, rispetto al reddito da capitale”.
Come coordinamento più volte, nei nostri incontri e nel nostro bollettino, abbiamo parlato dei Comitati Aziendali Europei, abbiamo messo in evidenza il possibile utilizzo ed limiti di questi organismi, in primis che sono solo organismi informativi e non hanno nessun potere contrattuale o di trattativa, possibilità demandate alle strutture nazionali.
In questi giorni l’OMS ha dichiarato il coronavirus SARS-CoV-2 pandemia, gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: la grave epidemia, oltre al triste carico di vittime, sta avendo un forte impatto sociale convolgendo la vita di centinaia di milioni di persone, sta limitando i movimenti, modificando i comportamenti, sta rallentando e paralizzando le attività produttive e, nel contempo, sta costringendo centinaia di migliaia di colleghi del servizio sanitario a turni e condizioni di lavoro massacranti.