Lo shock dell’auto elettrica sta inasprendo la lotta tra i marchi a livello mondiale. Alcuni gruppi scommettono sul metodo di sostituzione delle batterie, come la cinese NIO per le auto e la tedesca Swobbee, più concentrata su micromobilità (e-bike, monopattini ecc.). La sostituzione della batteria permette tempi di ricarica ridotti e costi del veicolo più bassi, ma resta il grande problema di definire uno standard unico. Senza batterie intercambiabili e un’infrastruttura di sostituzione universale difficilmente il battery swap potrà raggiungere un’adozione di massa. Intanto in Cina BYD taglia i prezzi delle auto fino al 35%, iniziando la corsa per il consolidamento e la concentrazione del settore all’interno del paese. Infatti, sono un centinaio le aziende del comparto, quasi tutte in perdita e con una capacità produttiva doppia rispetto a quanto il mercato cinese può assorbire (Corriere della sera 26/05/25) La UE da sola non basterà a risolvere i problemi dell’eccesso di offerta, ma cresce la strategia aggressiva verso il Vecchio Continente. BYD, dopo la gigafactory di Szeged, ha annunciato che stabilirà in Ungheria il quartier generale operativo per tutta l’area EMEA (Europa Medio Oriente e Africa).
SOMMARIO
Titolo | pag. |
NEL FUTURO DELL’AUTO ANCHE INFORMATICA E NEUTRALITÀ TECNOLOGICA | 1 |
Il carbone tra passato e presente | 2-3 |
Bollettino FIOM GENOVA Primo Maggio 2025 | 4 |
Tecnici produttori in lotta | 5 |
IEEE: 140 anni di scienza e standard | 6 |
In orbita l’ecologia è un optional – Rifiuti spaziali | 7-8 |