L’irruzione dalla Cina rappresenta il motore dei cambiamenti in corso. La scelta di investire fortemente in alcuni settori tecnologici chiave è un’impostazione strategica (ad esempio il Made in China 2025) che ha consentito al gigante asiatico di minacciare le vecchie potenze in comparti cruciali.
La tecnologia d’avanguardia e lo sviluppo scientifico entrano prepotentemente nel confronto di potenza. Massicci piani di intervento pubblico nell’industria, soprattutto nelle moderne tecnologie, stanno diventando la norma anche per USA e UE.
Un ritorno all’intervento statale era già iniziato dopo la crisi del 2007- 2008 per salvare banche e industrie, è stato rilanciato durante la pandemia per superare quella crisi, ma oramai ha assunto carattere strutturale. Il capitalismo di stato è una necessità per avere coordinamento e massa di investimenti tali da reggere la sfida; è una dimostrazione evidente cha la contesa mondiale cresce di livello. Il riarmo non è solo militare, ma anche economico.
SOMMARIO
Titolo | pag. |
CAPITALI DI STATO E PROTEZIONISMO NELLA LOTTA PER LA SUPREMAZIA TECNOLOGICA | 1 |
IL RISIKO DEI MICROCHIP | 2 |
SPACE ECONOMY | 3,4 |
CINA ED ENERGIA | 4,5 |
QUALE FUTURO PER LE RAFFINERIE? | 6,7 |
BIG TECH | 8 |