Dall’introduzione:
Le radici del primo maggio affondano nel terreno della lotta secolare per la riduzione della giornata lavorativa, lotta che inizia già agli albori del capitalismo. Nel XVIII secolo in Inghilterra iniziava la rivoluzione industriale, e nei primi de – cenni del secolo successivo si svilupparono la grande industria e i trasporti. Iniziò un enorme processo di disgregazione contadina e di inurbanizzazione, e cominciò a forgiarsi il proletariato industriale, la moderna classe operaia, le cui con– dizioni di vita peggiorano immediatamente. Giornate lavorative lunghissime e salari bassissimi facevano del giovane proletariato la classe più misera della società. Presto fu necessario che anche le mogli e i fanciulli andassero in fabbrica a lavorare. Le condizioni erano di perenne miseria e di tale abbrutimento da spingere esponenti della stessa borghesia, autentici filantropi, a chiedere la promulgazione di leggi a protezione degli operai. Gli orari medi di lavoro erano di 15 o 16 ore, ma si poteva arrivare anche a 18!